Il ravvedimento operoso è uno strumento importante per regolarizzare il tardivo versamento delle ritenute fiscali sui redditi da lavoro dipendente, inclusi quelli assimilati e le addizionali regionali e comunali. Con il ravvedimento, le aziende possono sanare eventuali ritardi nel pagamento delle ritenute e usufruire di riduzioni significative delle sanzioni amministrative. Questo processo è disciplinato dal Decreto Legislativo 472/1997, che offre diverse opzioni per attenuare l’impatto delle sanzioni pecuniarie in base alla tempestività della regolarizzazione.
La normativa italiana stabilisce che, in caso di tardivo versamento delle ritenute erariali, è possibile applicare il ravvedimento operoso, purché si rispettino determinate tempistiche:
- Se il versamento avviene con un ritardo non superiore a 90 giorni dalla scadenza, la sanzione è ridotta allo 0,1% per ciascun giorno di ritardo, fino a un massimo del 9%.
- Per i ritardi superiori a 90 giorni, ma comunque regolarizzati entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento, la sanzione è pari a un ottavo del 30%, ovvero il 3,75%